La nostra parrocchia è
conosciuta con il titolo "Martiri Canadesi", ma
spero che tutti sappiamo che la prima titolare è
Maria Santissima onorata da S. Piergiuliano
Eymard, fondatore dei religiosi sacramentini,
con il titolo di Madonna del SS. Sacramento.
Infatti scrive S. Piergiuliano: "Incominciamo il
mese di Maria: sarà un mese di benedizioni
e di grazie poichè, come dice di S. Bernardo,
tutte le grazie ci vengono da Maria. Noi
Adoratori siamo in modo speciale addetti
all'adorabile persona di Nostro Signore
nell'Eucaristia. Ora, se noi apparteniamo al
Figlio, apparteniamo anche alla madre; se
adoriamo il Figlio, dobbiamo onorare anche la
madre; e se vogliamo essere fedeli alla grazia
della nostra vocazione e corrispondervi
pienamente, dobbiamo rendere un culto
specialissimo alla Vergine Santa, sotto il
glorioso titolo di: Madonna del Santissimo
Sacramento" .
S.PIERGIULIANO EYMARD.

PRIMA COMUNIONE
17 MAGGIO | 24 MAGGIO |
1.
Iacopo Alessi
2.
Matteo Di Toro
3.
Luca Francavilla
4.
Marco Fusca
5.
Samuele Gallucci
6.
Anna Grassi
7.
Ilaria Lucchetti
8.
Tommaso Lucente
9.
Caterina Manzari
10.
Laura Maria Trenti
11.
Francesco Maria Marrazzo
12.
Pietro Mascaro
13.
Leonardo Mocci
14.
Emanuele Piazzon
15.
Eleonora Scicchitano
16.
Teresa Taverna |
1.
Vittoria Alcini
2.
Giulia Maria Arena
3.
Iacopo Bedarida
4.
Elisa Bruno
5.
Elena Buongiorni
6.
Marina Artemisia Camisano
7.
Anna Casarotti
8.
Aide Conti
9.
Maria Vittoria Di Lucia
10.
Luna Angelica Fama
11.
Maddalena Farsi
12.
Gloria La Pasta
13.
Teresa Salsano
14.
Letizia Salvemini
15.
Caterina Stringa
16.
Francesca Maria Virgili
17.
Vittorio Ziccardi |
A loro e alle loro famiglie, arrivi tutto il nostro affetto, la nostra amicizia, e il nostro compiacimento nel saperli “pronti” a vivere questo momento importante. Assicuriamo loro un ricordo speciale nella preghiera, perché, passata questa pandemia, si possa al più presto ritrovarci per celebrare insieme questa festa |
Qualche spunto
per una riflessione da “adulti” L’altro
giorno ho parlato al telefono con una bambina
del gruppo della comunione di domenica 17 maggio.
Subito mi ha chiesto: “Tu, padre Maurizio, lo
sai quando potremo fare la comunione?”.
Le ho risposto che
in questo momento non lo sapevo…che prevedo, e
spero, che all’inizio del nuovo anno pastorale (ottobre
2020) si possa essere al sicuro da tutti i
rischi che viviamo oggi…E lei riprende: “Sai, ho
tanta voglia di fare la comunione e di avere
Gesù dentro di me!”. Confesso che dei brividi di
commozione hanno attraversato tutto il mio corpo.
Dopo quella telefonata, però, ha cominciato a
svilupparsi in me un interrogativo: “Ma che cosa
vuol dire per questa bambina fare la comunione?...e
tutti questi bambini che desiderano ardentemente
avere Gesù dentro: ma non ce l’hanno già?”... E
l’interrogativo – ed altri ancora – dai bambini
è passato a noi
adulti: “Non ce l’abbiamo già Gesù dentro di noi
anche se non ci accostiamo alla comunione?“.
Sono un religioso
sacramentino, che cerca di rispondere alla
chiamata di Dio a vivere nel seno di una
Congregazione dedita all’Eucaristia… dovrei
essere io a rispondere! Mi sono accorto che
anch’io faccio difficoltà a rispondere con
precisione. Sarà questo lungo periodo di
isolamento e distanziamento che ha sollevato
dentro al cuore di tutti dubbi, perplessità,
incertezze…sarà la stanchezza…o forse la
preoccupazione di riprendere le messe col popolo
e le relative norme da seguire (tante!!!)…Fatto
sta che mi sento un po’ in difficoltà… E allora giro a tutti voi gli
interrogativi che, grazie a questi bambini e
alla loro festa che è solo rimandata nel tempo,
abitano la mia mente e il mio cuore…
“Cosa
significa fare la comunione?”…Perché è così
importante?...
Qual’è l’obiettivo finale per cui andiamo a
messa e facciamo la comunione? Se avete piacere potete
aiutarmi a trovare una risposta… via mail…o con
una telefonata…o appena ci vedremo e potremo
avere un po’ di tempo a disposizione per
confrontarci. Intanto,
diciamo
grazie
ai nostri bambini che, tra
questa domenica e la prossima, avrebbero dovuto
celebrare la messa della loro prima comunione.
Grazie perché con la sola loro
presenza e memoria, aiutano noi adulti a
riscoprire la fede, a rimuovere le “abitudini”
che impolverano la nostra appartenenza
ecclesiale, e a rinnovarci nelle motivazioni
interiori. Avremmo dovuto fare noi adulti un
regalo a loro per questa festa…e invece sono
loro che regalano a noi spunti di vita!
GRAZIE, CARI BAMBINI!
VI VOGLIAMO UN MONDO DI BENE! |
